A volte ritornano, soprattutto se sono rubriche che non passano mai di moda. Come quella di Vic e di Andrea Prevignano, voci storiche di Radio DEEJAY che ogni tanto tornano insieme per la rubrica che racconta i piccoli criminali che crescono, cioè quelli che non riescono a portare a termine i loro piani grazie a delle idee non troppo geniali.
Dalla Cina all’America, passando per l’Italia, il mondo è pieno di piccoli criminali. E ogni tanto vale la pena raccontarli, come hanno fatto Vic e il Previ a Buonasera Deejay.
Clicca sul podcast qui sotto per ascoltare i piccoli criminali che crescono a Buonasera Deejay.
Piccoli criminali crescono: la rubrica di Radio DEEJAY
In occasione dei quarant’anni di Radio DEEJAY, Vic ha raccontato a Claudio Giunta nel podcast Forty Forti – 40 anni di Radio Deejay di come la rubrica Piccoli criminali crescono sia nata insieme ad Andrea Prevignano, in arte il Previ, da una serie di notizie di piccoli atti di criminalità che, più che far inorridire, facevano sorridere per la loro idiozia. Non sempre, infatti, i delinquenti hanno grandi idee, e alcune addirittura si ritorcono contro di loro. Vic racconta:
La rubrica è nata perché io e lui abbiamo fatto una sostituzione a Pinocchio, che per l’occasione era stato rinominato Ginocchio perché entrambi non eravamo proprio dotati di folta capigliatura, e un giorno abbiamo trovato per caso un paio di notizie con lo stesso comune denominatore: essere un delinquente idiota. Abbiamo raccontato tutta questa dinamica per una settimana, andando a pescare anche vecchie notizie, perché i piccoli criminali esistono da sempre. Ed è piaciuta moltissimo.
Tutte le interviste di Forty Forti sono disponibili gratis insieme a molte altre serie podcast sull’app One Podcast, sull’app di Radio DEEJAY, su Spotify, su Apple Podcast e su Amazon Music.
Clicca sul podcast qui sotto per ascoltare l’episodio di Forty Forti con Vic.
Piccoli criminali crescono: fuga in auto senza carburante
A Buonasera Deejay, il programma che dà la buonasera su Radio DEEJAY con Vic e Marisa Passera, è stato ospite proprio Andrea Prevignano che, come racconta, continua inesorabilmente a spammare su Whatsapp insieme a Vic tutte le notizie che si qualificano a pieno titolo come piccoli criminali che crescono. Tra le storie che hanno deciso di raccontare, una arriva direttamente dall’Italia, da Seveso, piccolo paese in Brianza.
La vicenda include una rapina nel bar di paese e una fuga in auto con il bottino. Peccato che il delinquente non sia riuscito nemmeno ad arrivare alle porte del paese. Poco dopo l’inizio della sua fuga, infatti, l’auto che guidava è rimasta a corto di carburante.
E cosa si potrebbe fare senza benzina? Scappare a piedi non deve essere passato per la testa dell’uomo, che ha invece deciso di chiamare i suoi genitori per farsi venire a prendere. I genitori, poi, l’hanno accompagnato in caserma per costituirsi.
Piccoli criminali crescono: fare una rapina con un sacchetto di plastica
Un’altra storia di piccoli criminali che Vic e il Previ raccontano agli ascoltatori di Buonasera Deejay arriva dall’Illinois, negli Stati Uniti. Ha come protagonista un uomo che decide di fare una rapina in banca e, per non farsi riconoscere e nascondere la mano che tiene la pistola per non lasciare impronte digitali, decide di usare due sacchetti di plastica: uno nero per il volto e uno trasparente per la mano. L’accortezza iniziale era anche lodevole, peccato che al momento fatale si sia leggermente confuso.
Vic e il Previ sghignazzano mentre raccontano che il giorno della rapina, forse dovuto a un momento di confusione, lil delinquente abbia avvolto il sacchetto nero sulla mano e indossato invece il sacchetto trasparente sul volto. Se la sua intenzione era quella di non farsi riconoscere, ha decisamente preso un abbaglio.
Piccoli criminali crescono: quanto si guadagna con le bottiglie di thé rubate?
La terza e ultima storia che Vic e il Previ hanno raccolto per Buonasera Deejay arriva dalla Cina e ha dell’incredibile. Il misfatto in questione fa sorridere non solo per l’esito finale, ma anche per il crimine in sé. Il 43enne Zhang Hoa si è svegliato una mattina con l’intento di rubare 30mila bottigliette di thé e ha passato 12 ore nel retro della sua casa a svuotarle in un contenitore, aiutato da tre amici.
L’idea era quella poi di vendere le bottiglie di plastica vuote a un’azienda di riciclo della plastica, nella speranza di guadagnare una bella cifra. Le bottiglie alla fine le ha vendute, ma il ricavo non è stato decisamente ciò che si aspettava: il guadagno finale ammonta a poco più di 12 euro. Contando lo sforzo di rubare tutte quelle bottiglie e il tempo necessario a svuotarle, avrebbe guadagnato di più prendendone meno e rivendendole al prezzo del mercato.
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